TI ASPETTO
Testo: Anna Maria Galliano
Musica: Antonio Parisi
Uso liturgico: Avvento / Comunione
Forma: strofico
Ci sono alcuni testi non soltanto liturgicamente adeguati, ma poeticamente sublimi. Questo canto appartiene a questa categoria.
È un canto strofico diviso in due sezioni; la prima parte fa riferimento all’attesa tipica dell’Avvento (Ti aspetto) e poi individua delle situazioni in cui vive l’uomo (ultima speranza / notte che avanza / silenzio abissale / morte che sale / guerra stellare).
La seconda parte ripete le stesse parole (e so che verrai dal profondo mistero che interroga il mondo) e poi una serie di espressioni che si riferiscono al Dio che viene (Sorriso di Dio / Splendore di Dio / Parola di Dio / Figlio di Dio / Pace di Dio).
Un testo teologicamente profondo e immenso; immagini splendenti che procurano emozioni sincere.
La musica fa risaltare tutte le parole che descrivono l’attesa, iniziando dal do sotto il rigo in maniera calma e intensa e man mano che sale la melodia, fino ad arrivare al grido del verrai reso più intenso dalle tre voci e dalla modulazione improvvisa in re bemolle che poi ritorna al fa maggiore iniziale.
L’accompagnamento organistico segue le voci e le sostiene armonicamente, abbastanza bene. Essendo un canto strofico, ho ritenuto opportuno introdurre degli interludi tra una strofa e l’altra (4 battute), quasi a voler interiorizzare meglio il testo appena cantato. Il canto poi si conclude con un finale più elaborato.
La musica evidenzia in maniera indovinata la poeticità di questo testo; aiuta la penetrazione di un testo profondo ed elevato.
L’assemblea può ascoltarlo in silenzio, oppure un’assemblea più preparata musicalmente potrebbe intervenire sull’ultimo rigo delle singole strofe.